Se questo è un uomo è la testimonianza coraggiosa e atroce di Primo Levi sulle cose subite e viste all’interno del campo di concentramento di Auschwitz durante la sua deportazione. L’intento del libro, come afferma Levi, non è quello di formulare nuovi capi di accusa, perché non aggiunge nulla a quello che già si conosce sui campi di distruzione umana.
Nel corso della lettura ci si accorgerà di quanto spazio Levi abbia dedicato ai sentimenti dell’animo umano; alla sua necessità e al bisogno di raccontarci e di renderci partecipi dell’esperienza disumana di prigionia senza pretendere di essere compreso, ed è bene che sia così, scrive Levi, ed aggiunge:
“È forse un bene che l’estrema degradazione dell’uomo nei campi di concentramento non venga compresa appieno nel futuro prossimo o lontano: potrebbe essere il segno che una simile degradazione è scomparsa dal mondo delle cose che esistono. Ma è veramente scomparsa in tutti i paesi?“
Citazione
Del dirsi addio, Marcello Fois
Ci sono dei meriti che i grandi libri hanno ed è quello che sono in grado di farci pensare e fare sia durante la lettura sia dopo averlo concluso.
Il valore nel libro Del dirsi addio è quello di farci porre, in particolar modo, tre pensieri: il modo in cui abbiamo detto addio a qualcuno o a qualcosa, a chiederci se riusciremo a dire addio nel miglior modo possibile e se saremo in grado di dire addio.
Si dice addio a tante cose nel corso della nostra vita tra le quali, un rapporto, un passato ingombrante, a una o più persone e infine, anche alla nostra stessa vita; ma quando è necessario dire addio, ne siamo sempre capaci?
Mio fratello rincorre i dinosauri, Giacomo Mazzariol
È il libro autobiografico che Giacomo Mazzariol ha scritto a soli diciannove anni dopo essere diventato famoso con il video The Simple Interview girato insieme a suo fratello minore Giovanni, affetto da sindrome di Down.
“All’interno di tutte le persone c’è un mondo unico. Chi è un down? Non lo so, ma posso dire chi è Giovanni“, è la didascalia che compare nel video su Youtube, che è un corto di cinque minuti e mezzo dove si racconta il mondo visto attraverso gli occhi di Giovanni, e anche di Giacomo.
E in questo breve tempo, ma come succede anche nella lettura del libro, gli autori riescono a farci sorridere, emozionare e ripensare la nostra famiglia.
Resteranno i canti, Franco Arminio. Recensione
Il poeta “paesologo”, come si definisce Franco Arminio, lo tenevo d’occhio da un po’, forse da più di un anno, perché le poesie della sua raccolta Cedi la strada agli alberi sovente capitavano sotto i miei occhi mentre scorrevo, a volte un po’ annoiata o un po’ incuriosita, la home di Facebook.
Ogni volta, leggere una sua poesia che mi era capitata così per caso mi faceva emozionare poiché mi trasmetteva in maniera diretta le bellezza delle sue parole. Da qui seguiva il desiderio di voler partecipare a un suo incontro letterario e così, per l’edizione del Salone Off 2018, in concomitanza con il Salone del libro di Torino, ho potuto incontrare Franco Arminio alla libreria Trebisonda per la presentazione di Resteranno i canti. Leggi tutto
Svetlana Aleksievič e Goffredo Fofi al Salone Off di Torino
Svetlana Aleksievič fa parlare i veri testimoni della storia perché chi porta le stigmate del proprio tempo è il testimone più attendibile, con queste parole Nicola Lagioia, scrittore e direttore del Salone Internazionale del Libro, passa la parola al critico letterario Goffredo Fofi il quale, con un’opera di divulgazione dei libri dell’Aleksievič in Italia, ci ha permesso di conoscere questa grande scrittrice, premio Nobel per la letteratura nel 2015.
La storia sono io, Ugo Gregoretti. Trama e recensione
La storia sono io è un autobiografia dove sono raccolte, sotto forma di sceneggiatura, le memorie del regista e intellettuale Ugo Gregoretti, dall’infanzia all’età adulta.
Come direbbe lo stesso Ugo Gregoretti, io non appartengo al target di persone che hanno visto i suoi programmi negli anni del boom cinematografico e televisivo per cui, se lo avessi incontrato per le vie di Roma non me lo sarei filato.
Il suo nome lo legavo a quello di Eugenio Guglielminetti, scenografo e costumista, nonché amico dello stesso Ugo Gregoretti, su cui avevo realizzato la tesi per la laurea triennale e che mi aveva permesso di conoscere Ezio Torta, il quale mi regalò dei video-documentari sulla loro attività.
È così che, presa dalla curiosità, sono andata all’incontro con il regista romano che si è tenuto al Polo del ‘900, centro culturale di Torino.
La bambina e il Sognatore, Dacia Maraini. Trama e recensione
La bambina e il sognatore al Salone del Libro di Torino
Non avevo mai letto un libro di Dacia Maraini, tuttavia l’incontro al Salone Internazionale del Libro di Torino per la presentazione de la Bambina e il sognatore è stato un modo per avvicinarmi a questa scrittrice di cui avevo sempre sentito parlare.
Di Dacia Maraini colpisce la gentilezza nel linguaggio e nel suo modo di porsi, oltre alla sua grande intelligenza. Una di quelle persone che, come il maestro Nani Sapienza (il protagonista del libro) con la sua classe, ci incanta e ci tiene avvinti alle storie che ci racconta.
E noi, a nostra volta come gli alunni del maestro, vorremo sentire ancora un’altra storia. Leggi tutto
Così nessuno ammazza più gli uomini e gli animali. Il vaso di Pandora
Il maestro Giuseppe Caliceti, insegnante e autore di libri per bambini, ha “intervistato” i piccoli allievi della sua classe, una seconda, della scuola primaria “Calvino” di Reggio Emilia. Ha registrato le loro risposte e le ha trascritte. I bambini hanno sei e sette anni.
Come sarà, secondo voi, il 2016? Leggi tutto
Libertà, comunità umana. Il vaso di Pandora
Lettera di una donna ricoverata in manicomio
11 Gennaio 1956
“Sono ricoverata da parecchi anni in manicomio. Vecchia, sola e soggetta ad attacchi epilettici. Ma la mia mente non è offuscata al punto di non accorgermi delle ingiustizie che talvolta la società commette. Leggi tutto