L’interpretazione dei sogni di Freud Astaire, Angelo Zabaglio aka Andrea Coffami, gorillasapiensedizioni.
Una volta, per il corso di Scrittura Creativa seguito all’Accademia Albertina di Torino, avevo scritto un breve racconto che cominciava in questo modo: Le verdi nuvole camminavano tra la folla di animali. Il cielo era felice, galleggiava sull’arso mare e sorrideva all’amata terra…
Quando ho intrapreso la lettura de L’interpretazione dei sogni di Freud Astaire, mi sono ricordata degli elementi surreali che accomunano il mio racconto a quelli di questo libro. Il mio l’avevo intitolato Il mondo alla rovescia perché in quel periodo mi era capitato tra le mani il bellissimo libro di Bruno Munari, Fantasia.
E sicuramente, nei trentatré racconti che Angelo Zabaglio ha scritto insieme alla sua duplice identità Andrea Coffami, possiamo imbatterci proprio in un mondo alla rovescia quale è il mondo dei sogni.
L’interpretazione dei sogni di Freud Astaire non a caso, nasce da dei sogni che Coffami ha fatto e sono uno differente da l’altro.
I personaggi sembrano appartenere al repertorio del Teatro dell’assurdo per i dialoghi e le situazioni alle volte alogiche, come il protagonista del racconto La coppia perfetta che vede Alex sempre sudato in una maniera abominevole.
È un dilemma che neanche il suo medico gli ha saputo risolvere.
Il medico di famiglia si è limitato a dire: – E cosa ne posso sapere io? Tu per caso sai se è nato prima l’uovo o la gallina?
C’è l’attore famoso diventato una star che non può più farsi il bagno caldo, la sua pelle si stacca e si screpola sino a sciogliersi e diventare brodo.
Ritroverebbero il mio corpo disciolto nella vasca e ci butterebbero i tortelloni Giovanni Rana dentro e mi berrebbero facendo quel rumore fastidioso di quando si beve il brodo.
Anche se i personaggi vivono situazione irreali (oppure proprio per questo), è ugualmente bello fantasticare pensando a come potrebbe essere se fosse realmente così. Ho pensato questo quando ho letto il racconto La buona volontà in cui ci sono quattro ragazzi con l’hobby di far ragionare la gente.
Vogliamo solo un po’ di ordine e di pulizia. Lucia invece è più psicologa, se vede due che magari stanno a menarse, ma menarse pesante robba tipo calci negli stinchi e cortelli sulla coscia, lei se mette a ffà da paciera.
Lei lo può ffà perché è bella e quando passa lei con la gonna corta che j’ariva alle mutanne tutti si fermano. E chi sta a pijà i calci ringrazia, e chi li sta a dà s’entorza e se placa.
Nel racconto inoltre, si descrive la vicenda di un uomo che tenta di litigare con una macchinetta delle sigarette. I quattro ragazzi cercano di fargli capire che non serve a nulla prendersela con la macchinetta e l’uomo lascia perdere.
Anche a me era capitato di assistere a una scena simile quando un uomo di nome Achille, dalle gambe lunghe e gli stivali da centauro, aveva abbracciato la macchinetta delle merendine facendola oscillare da una parte all’altra per cercare di far cadere il prodotto acquistato ma non erogato.
In quel momento, ero con un’amica e sorseggiavamo un caffè mentre guardavamo Achille attonite, senza riuscire a dire una parola. Dopo aver imprecato, il centauro si era arreso e se n’era andato bofonchiando qualche minaccia, mentre io e la mia amica abbiamo riso per almeno un anno ripensando a questa scena.
A distanza di quasi dieci anni, mi vien da pensare a come sarebbe stato se io e la mia amica ci fossimo messe a ffà da paciera tra il centauro e la macchinetta delle merendine.
Forse senza gonna corta che c’arivava alle mutanne non avremmo concluso nulla.
L’interpretazione dei sogni di Freud Astaire è una raccolta di brevi racconti surreali ed esilaranti, capaci sia di far suscitare il sorriso sia di lasciarci una sensazione di sbigottimento addosso per le tematiche trattate con un linguaggio molto diretto.
Andrea Coffami per raccontare utilizza il sogno, una messa a fuoco diversa della realtà e per questo, ci permette di vedere delle cose che noi viviamo nella società ma anche quello che abbiamo dentro. Non a caso nella pagina iniziale l’autore cita una frase di Freud che dice:
L’attività repressiva della civiltà fa si che le possibilità di godimento primarie, che ora sono state ripudiate dalla censura che è in noi, vadano perdute.
In questo libro, sostiene Coffami durante la presentazione del libro:
Ho cercato di non censurarmi, di non auto censurarmi perché già uno nella vita si autocensura perché diventa grande e i grandi si auto censurano e nel libro mi son detto: vabbè, andiamo a briglia sciolta, sempre tenendo conto del pubblico.
E alla domanda sul perché il libro lo ha intitolato in questo modo risponde:
Mi affascina la psicanalisi. Riguardo Freud Astaire è un semplice mix tra due realtà totalmente differenti, il barbuto serioso e il ballerino magrolino… e nelle coppie comiche il contrasto è d’obbligo e quindi mi faceva ridere. Come a dire che non amo prendermi sul serio.
Per chi volesse approfondire la conoscenza dell’autore, il suo blog è www.angelozabaglio.org.
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