Il modello della distribuzione dei contenuti con la forma di “abbonamento” è ormai in uso con successo da diversi anni. Contenuti come serie televisive, film e musica sono molto apprezzati in questo maniera perché l’utente ha la possibilità di esplorare e di fruire a suo piacere, a volte anche in maniera spasmodica, senza sentire la pressione psicologica del dover mettere mano al portafoglio ad ogni acquisto. Alcune start-up e grandi aziende stanno provando a replicare il modello anche per i libri elettronici.
Affrontare per primi un settore da una discreta possibilità di diventare il riferimento per il settore. Può sembrare un luogo comune, ma se pensiamo ad aziende come Netflix o Spotify vediamo che il fatto di essere partite con largo anticipo ha permesso loro di accumulare un vantaggio sui concorrenti che continua ed essere importante, anche se ad un certo punto nello stesso settore si sono lanciate aziende di grosso calibro che hanno dalla loro dei mezzi economici enormemente più grandi.
In realtà non è da quest’anno che se ne parla e nel tempo ci sono stati vari esperimenti in merito. La difficoltà sta probabilmente nel fatto che il mercato degli eBook ha delle caratteristiche peculiari che lo rendono meno facile rispetto agli altri. Un libro si fruisce con tempi diversi, le persone che leggono libri non sono le stesse che ascoltano la musica essendo tipicamente meno pratiche di tecnologia e probabilmente sono anche numericamente inferiori. Ma i tempi cambiano, l’uso della tecnologia nella vita di tutti i giorni è sempre più normale e quasi tutti hanno ormai a che fare con smartphone e tablet.
Gli esempi più importanti di vendita di eBook per abbonamento per ora arrivano dall’estero e in particolare dagli stati uniti.
Partiamo da Oyster che da Maggio 2013 offre una libreria di circa 200.000 titoli tutti consultabili, anche tramite iPad, con un abbonamento a 9,99 dollari al mese. Si tratta di una start-up in cui sono confluiti circa 17 milioni di dollari di investimenti e che punta proprio a fare breccia nel mercato per diventare il primo arrivato di cui parlavamo un attimo fa.
Quasi contemporaneamente ad Oyster era partita l’offerta di Scribd sul suo catalogo di 300.000 titoli a 8,99 dollari al mese.
Degno di nota anche Epic! che però è dedicato alla letteratura per l’infanzia, anche qui per meno di 9,99 dollari al mese.
È chiaro che i prezzi sono chiaramente rivolti a chi legge almeno un libro al mese, persone che possiamo comunque stimare numericamente piuttosto poche. Se poi a contendersi la piccola torta sono soggetti importanti è inevitabile che la cosa non durerà a lungo in questo modo. Infatti c’è chi ha già fatto marcia indietro e continua a proporre come modello principale la vendita del singolo libro. Dovrebbe essere significativo il fatto che Amazon per ora non ha proposto nulla a riguardo.
Possiamo quindi rispondere alla domanda iniziale: è arrivato il momento dei libri in abbonamento? La risposta è quasi sicuramente no. Si continuerà a vendere al dettaglio ancora a lungo e non è detto che sia un male.
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