Donne proletarie, a voi!…
Lavoratrici d’Italia – e siete sei milioni di creature che in tanti campi diversi svolgete la propria attività e spendete utilmente le vostre fatiche – sentite in quest’ora di preparazione elettorale che anche voi siete chiamate a partecipare alla lotta? Che anche su di voi conta il partito socialista per raggiungere la vittoria?
Voi lo sapete, questo partito fu il solo a sostenere il nostro diritto al voto nella discussione della recente legge elettorale, il solo che ora, tra i capisaldi del programma elettorale, ponga la conquista del suffragio femminile che ci fu ancora ingiustamente negato.
Sentite voi che, escludendovi dal diritto di voto, vi si è negata l’arma potente con la quale potreste validamente difendere i diritti vostri di Lavoratrici; conquistare migliori condizioni economiche, morali e politiche per voi e per i vostri compagni; lottare energicamente per la guerra alla guerra, per abolire questa barbarie che manda i vostri figli a morire per una causa indegna di sì grande sacrificio?
Se tali idee, tali sentimenti sono penetrati nella vostra coscienza, fate che trionfino. Pure non possedendo ancora l’arma del voto, potete però adoperarvi perché i vostri compagni facciano buon uso dell’arma che ad essi è concessa. Se i risultati elettorali corrisponderanno all’energia della lotta, la classe lavoratrice comincerà a contare come una forza e peserà nella bilancia del governo.
Sappiate volere e meriterete che il partito socialista abbia lottato per voi.
Le ragioni dell’attivo movimento che il partito socialista svolge nell’ora presente in pro dell’intera classe lavoratrice, i mezzi coi quali anche voi donne potete e dovete partecipare con fede e entusiasmo alla lotta, vi dice appunto nel suo opuscolo ora uscito:
Donne proletarie, a voi!…
Anna Kulishoff
L’energica e ardente rivendicatrice dei diritti femminili.
Donne proletarie, a voi…: per il suffragio femminile, Milano, Società editrice Avanti!, 1913
Una vita eroica e meravigliosa
Penso che la via vita di Anna Kuliscioff sia ricca di fascino poiché sin da giovanissima amava studiare e per questa sua passione, nel 1871, all’età di vent’anni circa, lascia la Crimea dov’era nata e si trasferisce in Svizzera in quanto le facoltà sono rivolte anche alle donne.
Qui s’iscrive all’Università di Zurigo e segue i corsi di Filosofia dove trova il suo ambiente ideale per la libertà di pensiero che la porterà alle sue idee rivoluzionarie.
Ed è proprio per le sue idee rivoluzionarie che è costretta a rientrare in Russia per ordine dello Zar ma, Anna è tenace e insieme al rivoluzionario Pëtr Makarevič, che sarà il suo primo marito, si unisce all’andata verso il popolo in reazione al dispotismo zarista e in difesa dei giovani russi nella loro misera condizione sociale.
Viene processata ma riesce a trovare riparo in Svizzera dove conosce l’anarchico Andrea Costa con cui fonderà il Partito Socialista in Italia e da cui, nel 1881, nascerà una figlia, Andreina Costa.
Sempre nell’81, la relazione con Andrea Costa s’interrompe. Anna Kuliscioff riparte per la Svizzera dove s’iscrive alla facoltà di Medicina e si specializza in ginecologia nel 1888, prima a Torino e successivamente a Padova.
La sua è una tesi di laurea importante perché riprende gli studi effettuati qualche decennio prima dal medico ungherese Ignác Semmelweis che contribuì a ridurre notevolmente le morti post – partum di molte donne, intuendo che venivano contagiate tramite il contatto delle mani infette dei dottori con le partorienti, dando vita a una proliferazione batterica che si trasformava in febbre puerperale.
Semmelweis, di cui lo scrittore Louis-Ferdinand Céline lo omaggerà con un grande libro intitolato Il Dottor Semmelwais, è conosciuto anche come il salvatore delle madri, come lo sarà Anna Kuliscioff che riprendendone gli studi scoprirà l’origine batterica.
Anna dai suoi studi intraprende la professione di medico a Milano dove diviene la Dottora dei poveri.
Il “Salotto di Anna Kuliscioff”
http://www.fondazioneannakuliscioff.it/anna_kuliscioff/chi_e/
Il Salotto di Anna Kuliscioff nasce nel 1891 a Milano; si era trasferita con Filippo Turati in un appartamento di Portici Galleria al numero 23, trasforma il salotto di casa in studio e redazione di “Critica sociale”: mucchi di giornali e plichi di libri circondano Anna e Filippo che lavorano insieme e nel salotto c’è un piccolo divano verde dove la Kuliscioff riceve i visitatori ad ogni ora del giorno: personaggi della cultura, della politica milanese, persone più umili e le “sartine” che trovano in Anna un’amica e una confidente.
Ma il lavoro nel salotto più famoso di Milano viene bruscamente interrotto l’8 maggio 1898 quando un gruppo armato irrompe ed arresta Anna con l’accusa di reati di opinione e di sovversione. A dicembre viene scarcerata per indulto, mentre il suo compagno Filippo dovrà aspettare un anno.
La vita di Anna Kuliscioff è indubbiamente affascinante per il coraggio che ha dimostrato nel far valere i diritti delle persone, soprattutto delle donne, e per loro ha fondato la rivista “La difesa delle lavoratrici“.
Non si è fermata davanti alla legge Russa che non permetteva alle donne di studiare ed è fuggita quando il tribunale russo l’ha processata per aver preso parte, nel 1873, al movimento politico di massa.
Ha cambiato cognome passando da Kulišëva all’attuale per non essere identificata dagli emissari zaristi durante il suo riparo in Svizzera.
Inoltre, è stata accusata per il reato di opinione e sovversione per cui era finita in carcere.
Ha continuato a studiare perché è solo così che si acquista la libertà, la consapevolezza delle cose che accadono, la stessa consapevolezza che ha cercato di infondere alle donne affinché loro, per prime, incominciassero a pensare di essere, non una funzione ma delle persone.
Le sue Opere
Il monopolio dell’uomo: conferenza tenuta nel circolo filologico milanese, Milano, Critica sociale, 1894.
Anna Kuliscioff, F. Turati Il voto alle donne: polemica in famiglia per la propaganda del suffragio universale in Italia, Milano, Uffici della critica sociale, 1910.
Proletariato femminile e Partito socialista: relazione al Congresso nazionale socialista 1910, Milano, Critica sociale,1910.
Donne proletarie, a voi…: per il suffragio femminile, Milano, Società editrice Avanti!, 1913.
Lettere d’amore a Andrea Costa, 1880-1909, Milano, Feltrinelli, 1976.
Sguardi
Alcune immagini del quotidiano Avanti!. Per chi lo volesse consultare, si può recare alla Fondazione Anna Kuliscioff che si trova in Via Vallazze 34, 20131 Milano – Tel. +39 02 2365186.