Avete un’idea per un libro che intendete autopubblicare, ma avete bisogno di un finanziamento per dedicarvi all’attività? Nell’era di internet tutto è possibile e nuove forme di finanziamento stanno nascendo in questi mesi! Bookabook è una start-up che vi promette di trovare i fondi per il vostro libro, ammesso che il l’idea piaccia ai potenziali lettori. Ma attenzione! Avete solo 30 giorni di tempo per pubblicare la versione finale!
Il crowdfounding è la grande rivoluzione di questi anni. Internet ha permesso di mettere in comunicazione diretta chi ha delle idee e chi è disposto a pagare in anticipo per vederla realizzata. Il risultato è che tantissime creazioni in tantissimi campi diversi che diversamente non sarebbero mai venute alla luce, perché le banche o le aziende non avrebbero mai finanziato, e invece così hanno raggiunto le nostre case, i nostri uffici e le nostre città. Ed è ovvio che il self-publishing non poteva rimanere estraneo a tutto ciò e infatti esistono molte start-up che si sono dedicare all’argomento, tra cui Bookabook!
La pagina di presentazione ci spiega il semplice funzionamento di Bookabook: il sito funziona come una vetrina in cui di volta in volta viene presentato un nuovo libro di cui è possibile leggere liberamente l’anteprima. Se ci piace possiamo sostenerlo con un’offerta minima di 3 euro.
Dopo 30 giorni, se il libro ha raggiunto la cifra richiesta, verrà inviato nella sua forma completa ai sostenitori, possibilmente assieme ad altri regali. Diversamente i soldi verranno restituiti a chi ha provato ad investire.
Il meccanismo prevede anche degli obiettivi intermedi. Questo permette all’autore di decidere in corsa se continuare ad investire tempo nella sua creazione o se lasciar perdere perché evidentemente l’idea non ha poi quella presa sulla platea. Chiaramente nel corso dei 30 giorni può essere positiva anche l’interazione tra lo scrittore e i potenziali lettori, in modo da capire quali sono le aspettative o i punti di forza del libro e quindi prendere delle decisioni.
La novità di Bookabook rispetto ad altre piattaforme di crowdfounding, come il classico Kickstarter, è il fatto di dedicarsi specificatamente alle pubblicazioni letterarie. In questo modo, oltre ad a sfruttare una piattaforma di gestione della raccolta dei fondi, abbiamo anche una start-up che si occupa della promozione in ambiti specifici. Essendo italiana e dedicata ai libri avrà modo di proporsi in tutte quelle occasioni in cui di libri si parla e quindi il beneficio sarà per tutti i coinvolti.
Lo staff di Bookabook si occupa anche della selezione dei libri proposti. Questo permette di avere un livello qualitativo tale da invogliare i lettori a frequentare il sito e ad interessarsi alle proposte. Iniziative di questo genere si fondano ovviamente sulla diffusione sui social network come Facebook, Twitter e Google+ e quindi è assolutamente necessario proporre cose interessanti. In sostanza fanno un po’ la parte dell’editore.
Arriviamo infine alla domanda che tutti i futuri scrittori si pongono: conviene economicamente rivolgersi a piattaforma? Chiaramente una percentuale della cifra raccolta sarà trattenuta da Bookabook, anche se viene detto che alla fine il compenso sarà più alto rispetto a quello che si potrebbe ottenere dai canali tradizionali, ma è uno scambio equo perché abbiamo modo di sfruttare una piattaforma professionale per una prima promozione. Se il libro ha successo avremo già una base economica con cui andare avanti nella promozione e nella diffusione attraverso altri canali. Quindi direi che la risposta è assolutamente sì!