Vi ricordate quando alle elementari o alle medie, alcuni dei vostri compagni inventavano un nuovo alfabeto fatto di forme geometriche o bizzarre per parlare in codice con un amico?
Mentre leggevo Il cinese a fumetti mi sono ricordata del mio compagno di banco in seconda media che aveva inventato insieme ai suoi amici della classe un alfabeto per scambiarsi, tra un banco e l’altro, i fogli con le “informazioni segrete”.
Quando il mio compagno di banco scriveva in codice, io mi incuriosivo e cercavo di capire dalle forme quale lettera potesse esserci dietro. In poco tempo ero riuscita a decifrare il loro codice segreto. Non era stato difficile poiché dalle lettere dell’alfabeto avevano ricavato una forma più o meno geometrica da cui si intuiva che il triangolo era la lettera A, e che la stella un po’ cicciona da sembrare un sole era la O e via dicendo.