Anche se gli autori dovrebbero concentrarsi solo sullo scrivere è importante, nel caso del self publishing, avere anche un’idea di quali siano i formati elettronici con cui le proprie opere possono essere diffuse e quindi, a seconda dell’obiettivo che l’autore si pone, è possibile scegliere un formato piuttosto che un altro.
È anche importante sapere che di solito si riesce a passare da un formato all’altro senza problemi, ma partire già con gli strumenti giusti può aiutare a perdere meno tempo in un secondo momento.
Ecco quindi i 6 formati con cui è più facile a che fare, perché sono quelli più supportati dagli eBook Reader, con tutti i vantaggi e svantaggi che hanno. I formati sono ordinati partendo dal “peggiore” e arrivando al “migliore”, inteso in senso molto lato.
Testo semplice (plain text, txt)
Non è neanche un formato vero e proprio perché si tratta di testo puro e semplice. Per realizzare un file in questo formato basta usare anche solo il “blocco note” di Windows. Data questa sua estrema semplicità è assolutamente privo di formattazione e di strutturazione del testo e non è possibile includere immagini o suoni. E non è neanche possibile impedire le copie digitali!
L’unico vero vantaggio è il fatto di essere compatibile con la totalità degli eBook Reader, anche quelli meno sofisticati, ma non è un buon motivo per essere scelto da chi pubblica un libro. Può tornare utile solo se si intende far diffondere liberamente dei brevi testi che siano poco più che appunti.
Hyper Text Markup Language (HTML)
L’HTML è il formato con cui si realizzano le pagine web ed è in grado di descrivere efficacemente delle pagine molto complesse, con contenuti multimediali e possibilità di interazione. È perfettamente utilizzabile per la formattazione di un libro, che di solito è in realtà molto semplice. Concettualmente ogni documento HTML è una sola lunghissima pagina, ma questo non rappresenta un problema per gli eBook Reader perché saranno in grado di presentarlo al lettore nel modo che quest’ultimo si aspetta. In ogni caso il supporto all’HTML è molto esteso e gli eBook Reader più diffusi sono tutti in grado di leggerlo.
HTML è uno standard pubblico nato per un contesto completamente diverso e di conseguenza ha alcune mancanze che lo rendono poco utilizzato nella distribuzione degli eBook. In particolare manca completamente il supporto alla protezione digitale dei contenuti (DRM), quindi avrebbe senso utilizzarlo solo se intendete diffondere il vostro libro con una licenza pubblica, come i Creative Common.
Portable Document Format (PDF)
Il PDF è un formato con cui tutti hanno prima o poi avuto a che fare, questo perché molto spesso manuali e altra documentazione tecnica si trova in questo formato. Questo perché uno dei vantaggi del PDF che è la stampa è sempre fedele all’originale poiché la formattazione del testo e degli altri elementi è molto rigida.
Il PDF è stato inizialmente progettato da Adobe che ne ha progressivamente incrementato le potenzialità e, nel 2008, lo ha reso un standard pubblico, cosa che ne ha ulteriormente aumentato la diffusione. Il PDF supporta la protezione digitale dei contenuti (DRM).
Dato che si tratta di uno standard aperto è accettato dalla quasi totalità degli eBook Reader, ma in realtà si adatta molto male alla lettura su questi dispositivi perché la formattazione è appunto estremamente rigida. Un PDF può essere zoomato, ma il testo continuerà ad andare a capo nei punti prestabiliti e ciò costringe il lettore ad scorrere in continuazione a destra e a sinistra oltre che dall’alto verso il basso, cosa che ovviamente è molto stancante. Per questo motivo l’uso del PDF come formato per eBook è molto limitato.
Mobipocket (Mobi)
Il Mobipocket è stato uno dei primi formati progettati specificatamente per gli eBook. È stato realizzato già nel 2000 dall’omonima azienda francese per il suo dispositivo. Nel 2005 azienda e formato sono stati acquisiti da Amazon per farne la base per il proprio Kindle. Attualmente è un formato pubblico, anche se continua ad essere proprietario, e non viene più sviluppato né supportato ufficialmente da Amazon.
Il Mobi continua ad avere una sua relativa importanza nello scenario degli eBook Reader perché quelli principali lo supportano tutti e anche tra gli altri il supporto è abbastanza diffuso. Capita quindi abbastanza facilmente di imbattersi in un file in questo formato.
L’uso senza DRM è quindi assolutamente possibile e può essere usato per una diffusione efficace degli eBook. È invece totalmente inutilizzabile nel caso in cui si intenda proteggere le proprie opere perché appunto neanche Amazon supporta più il suo DRM.
Il Mobi è stato la base per la realizzazione del primo formato Kindle e nella versione senza DRM i due formati sono sostanzialmente identici.
Kindle (azw, kf8)
Il formato Kindle è il formato proprietario utilizzato da Amazon sulla sua piattaforma Kindle. In realtà ci sono due versioni del formato Kindle e sono molto diverse tra loro.
La prima versione, che utilizza l’estensione azw, è un’evoluzione del Mobipocket. Oltre a delle aggiunte alle funzionalità di formattazione del testo e del supporto dell’audio è dotato di una gestione dei diritti digitali (DRM) completamente diversa e legata alla piattaforma Amazon. È il formato usato dalle prime tre versioni del Kindle.
Poi nel 2011 Amazon ha riprogettato completamente il proprio formato realizzando Kindle Format 8 (KF8), basato su HTML5, e che viene utilizzato come formato predefinito sui lettori Kindle più recenti, ovvero dalla quarta generazione in poi, nonché sulle versione Touch e Fire.
Quello che è importante sapere è che i formati Kindle sono utilizzati esclusivamente da Amazon sui propri eBook Reader perché legati al proprio sistema DRM. Quindi questo formato si usa esclusivamente in questo caso e, anzi, non sarebbe neanche possibile usarlo in un altro contesto.
Electronic Publication (ePub)
Completiamo la nostra raccolta dei formati per eBook Reader arrivando al formato che consideriamo “migliore”, ovvero l’ePub.
Anche in questo caso si tratta di un formato pensato specificatamente per gli eBook Reader. È stato realizzato nel 2007 dall’International Digital Publishing Forum (IDPF) e la versione attuale, la terza, è in circolazione dal 2011. Tecnicamente è basato su XML e offre tutte le possibilità che possono essere necessarie ad un eBook, compresa la gestione DRM.
La differenza più importante rispetto al formato Kindle è che si tratta di un formato aperto e libero, nel senso che è liberamente utilizzabile da chiunque. Ciò gli permette di essere utilizzabile su tutti gli eBook reader e quindi è il formato più supportato. Gli unici reader importanti che non lo supportano sono le versioni di Kindle fino alla 3.
Il motivo della sua ampia diffusione è la sua natura di formato aperto che permette alle piattaforme di distribuzione di utilizzare una tecnologia all’avanguardia senza dover reinventare un proprio formato. Inoltre avere un solo formato di riferimento, in più libero, permette gli autori di avere a disposizione una moltitudine di strumenti per realizzare i propri eBook con la struttura corretta per quel formato.
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